La Vatican Observatory Summer School 2025 esplora l’universo con il James Webb Telescope

Con l’arrivo di ventiquattro giovani astronomi provenienti da ventidue Paesi, è iniziata ufficialmente il 1° giugno 2025 la nuova edizione della Vatican Observatory Summer School (VOSS), ospitata come di consueto nella suggestiva sede della Specola Vaticana a Castel Gandolfo. Questa Scuola Estiva, giunta ormai alla sua diciannovesima edizione dal 1986, rappresenta un appuntamento biennale di alto livello nel panorama internazionale della formazione astronomica.
Il tema di quest’anno, “Exploring the Universe with the James Webb Space Telescope: the First Three Years”, è dedicato alle straordinarie scoperte scientifiche rese possibili dal telescopio spaziale JWST, operativo dal 2022. Gli studenti, selezionati in base al merito e alla provenienza geografica, hanno l’opportunità di immergersi per quasi un mese in un intenso programma che alterna lezioni teoriche ad attività pratiche legate all’analisi dei dati del JWST, in stretta connessione con i loro progetti di ricerca.
Il programma accademico abbraccia quattro aree fondamentali: la luce primordiale e la reionizzazione, la formazione delle galassie, la nascita delle stelle e dei sistemi protoplanetari, fino allo studio dei sistemi planetari e l’origine della vita. Ma al di là dei contenuti scientifici, ciò che rende unica l’esperienza della Vatican Observatory Summer School è il suo spirito profondamente umano e internazionale. A presiedere la scuola quest’anno è il Dr. Eiichi Egami dell’Università dell’Arizona, lui stesso studente della Vatican Observatory Summer School nel 1990 e oggi membro del team JWST/NIRCam. Come ha sottolineato nel suo discorso inaugurale, questa non è solo un’occasione per imparare, ma soprattutto per condividere idee, culture e visioni del mondo.
Il corpo docente riunisce nomi di spicco della ricerca astronomica, tra cui Fr. Guy Consolmagno S.J., Direttore della Specola, P. David Brown S.J., Decano della Scuola, oltre a ricercatori come Almudena Alonso-Herrero, Tom Greene, Roberto Maiolino e Maria Drozdovskaya. A questi si aggiungono esperti internazionali che offrono seminari e laboratori specialistici.
Accanto allo studio, la Scuola offre anche momenti di arricchimento culturale. Durante il mese, infatti, gli studenti visiteranno luoghi storici come Subiaco, Firenze, Orvieto e Ostia Antica, vivendo l’esperienza italiana in tutta la sua ricchezza storica e artistica. Questi momenti informali contribuiscono a creare legami umani forti e duraturi tra i partecipanti, che spesso si trasformano in collaborazioni scientifiche nel corso delle loro future carriere.
La Vatican Observatory Summer School è completamente gratuita per tutti gli studenti selezionati, grazie al sostegno della Vatican Observatory Foundation e a numerosi benefattori. Questo rende l’iniziativa accessibile anche a giovani studiosi provenienti da contesti meno favoriti, rafforzando l’impegno della Specola per una scienza aperta, inclusiva e globale.
In quasi quarant’anni di storia, la Scuola ha formato oltre 400 giovani astronomi, molti dei quali oggi sono attivi in università, osservatori e progetti spaziali in tutto il mondo. Partecipare alla Vatican Observatory Summer School significa dunque non solo approfondire le conoscenze scientifiche, ma anche entrare a far parte di una comunità internazionale di ricerca, unita dalla passione per l’universo e dall’entusiasmo per la ricerca.
Maura Turoli